I materiali hanno
un ruolo fondamentale
nella realizzazione
di un tessile, qualunque
sia il suo uso e la sua
collocazione;
determinano le superfici lucide
od opache, lisce o ruvide,
conferiscono caratteristiche
tattili ai manufatti,
possono essere anche "colore".
La composizione del materiale
definita e modificata dall'armatura
stessa, permette
di realizzare nei
manufatti tessili
effetti diversi e
molteplici di textures.
Un tessuto, un tappeto, un arazzo
anche un piccolo frammento tessile
diventano "espressione"
se nella loro realizzazione i materiali
sono stati scelti
in rapporto equilibrato
con la struttura ed il colore.
Il filo, pur rimanendo
il materiale di gran lunga più
usato per tessere, non è l'unico.
La tingibilità, elasticità,
grossezza, lunghezza,
resistenza rende il filo
funzionale e più adatto
a un vasto utilizzo.
Nel laboratorio con Remida
il filo, secondario, lascia
il posto ai "materiali di scarto",
sintetici, poco ritorti,
fragili e resistenti come propilene,
polietilene, acciaio,
lamine di rame, argento, gomma,
pelle, legno, carta, materiali
poco sottili, a sezione
rotonda o quadrata, |
rigidi difficili così
poco
fibre eppure tanto,
tanto espressivi.
Un'importante ricerca nel
campo dei materiali
non trattati mediante
filatura è stata
portata avanti da diversi
artisti che, osservando
gli aspetti cromatici e
materici delle superfici e
delle forme naturali,
hanno cercato di tradurre
le loro impressioni
in libere invenzioni tessili.
Gli artisti contemporanei,
ripescando a volte
nel "tribale",
hanno proposto nuovi
aspetti dell'intreccio
tra ordito e trama, sperimentando
materiali non naturali o
completamente insoliti
per la tessitura.
La scelta del materiale è
anche una scelta di colore.
Fili dallo stesso colore ma
di diversa natura
(seta, lana, lino, nylon,
canapa, acetato, ecc.)
accostati fra di loro
risultano diversi.
I fili , pur mantenendo lo
stesso colore, cambiano
a seconda che siano ritorti,
naturali, artificiali,
morbidi, leggeri, rigidi, irregolari,
.....trasparenti...
L'intreccio tra l'ordito
e la trama crea disegni,
righe, armature semplici,
composte, derivate, casuali,
inventate nei colori, nelle dimensioni |
e negli accostamenti.
Disegni, righe, quadri si
rincorrono, modificano,
mescolano nel gioco
delle trame e degli orditi
e nelle infinite applicazioni
dei materiali.
La tessitura può servire a
produrre un materiale
(il tessuto) ma anche
forme /funzioni
a carattere espressivo/decorativo
(tappeti/arazzi)
capace di riempire spazi piani
o plastici,
narrare storie, esprimere
stili, ideologie, emozioni...
Esiste una centralità comunicativa
della tessitura
che si sviluppa nella
verifica/manipolazione/relazione
di procedimenti e sperimentazione
di nuovi impieghi materici
dove il laboratorio
di arte applicata può
diventare mezzo di aggiornamento,
approfondimento e rinnovamento.
Il laboratorio, dunque,
come luogo dell'apprendimento,
del "fare" esperienza e ricerca.
In questo piccolo folder i contenuti del corso, le impressioni,
i materiali fotografati e un ricordo per noi e Remida. Grazie
a tutti per l'interesse e la sincera partecipazione.
Antonella De Nisco |