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Saper vedere/Saper guardare

“Non c’è tempo da perdere” Cosa non vediamo, quando guardiamo?
A cura di Antonella De Nisco e Maria Antonietta Poj . Istituto Magistrale “M. di Canossa” RE

Un battito d’ali
Riflessioni sul tempo lento e veloce
Librinviaggio – II edizione

Teatro Gonzaga Ilva Ligabue
Bagnolo in Piano - 3/12 maggio 2008

VIDEOINSTALLAZIONE
Classi 1B-2B-3°A/B-4B-5B Liceo Linguistico

"Ogni nuova moda è rifiuto di ereditare è sovvertimento contro l’oppsione della vecchia moda; la moda si vive come un diritto narurale del presente sul passato"
Roland Barthes

Partendo da alcune riflessioni sul mutamento del tempo tra ieri e oggi, e attraverso l’analisi storica e grafica del costume e della moda abbiamo proposto alcuni esercizi. Siamo partiti col disegnare un ‘abito postmoderno’ inteso come recupero delle tradizioni/convenzioni della moda nella società e nella storia del costume. L’abito si è così liberamente trasformato in una riflessione ironica su tali moduli ereditati dal passato.
In un secondo momento abbiamo ri-proiettato l’abito nel tempo con una fase iniziale di indagine e analisi storica del costume nelle varie epoche effettuata attraverso uno studio grafico fedele all’iconografia storica, per poi proporre in seguito un redesign, cioè una versione contemporanea nelle funzioni, nei materiali, nelle intenzioni/invenzioni, dello stesso - o simile - abito ‘storico’. Gli/le allievi/e hanno fatto riferimento ai costumi presenti nelle opere d’arte studiate nella programmazione disciplinare di Storia dell’Arte. Infine l’ultima proposta operativa ha previsto la partecipazione di gruppi di allievi/e alla realizzazione video di alcune ‘scene viventi’ che ripropongono opere d’arte famose tra quelle studiate. L’intento è quello di cogliere l’essenza originaria della gestualità umana, e i valori emozionali che la guidano, attraverso l'esasperazione della lentezza evidenziata dal confronto tra i costumi d’epoca e l’abito del quotidiano.
Abbiamo prodotto moltissimo materiale che è stato utilizzato per la videoinstallazione solo in piccola parte. Con la telecamera abbiamo viaggiato nello spazio e nel tempo per dar vita ad immagini-ricordo, sogni, fantasmi e visioni, e lasciando che queste rievocassero le installazioni video di Bill Viola, capaci di catturare lo spettatore in ‘portali spazio-tempo’, schermi di proiezione nei quali le immagini fluttuano e si dissolvono, si liberano nella/della loro completa dinamicità ed esaltano il loro lato drammatico e teatrale. Il progetto del laboratorio “Saper vedere saper guardare“ prende spunto da questa teatralità e dal modo con cui Bill Viola osserva e reinterpreta le opere d’arte del passato. Con gli alunni/e ci siamo addentrati dunque in un discorso performativo nel quale il passato e il presente si uniscono nel gesto; il loro compito è stato quello di analizzare attentamente la scena del dipinto o della scultura, osservare I particolari espressivi e gestuali dei personaggi e interpretarli, immedesimandosi il più possibile nei loro stati d’animo. La telecamera filmava la scena; il risultato è fatto di immagini poetiche, spirituali e mistiche che mettono ‘tra parentesi’ l’azione e sospendono il tempo.

Un battito d’ali
Riflessioni sul tempo lento e veloce
Librinviaggio – II edizione

Teatro Gonzaga Ilva Ligabue
Bagnolo in Piano - 3/12 maggio 2008

TACCUINI DI TEMPO
Classe 5B

Il tempo guarirà tutto, ma che succede se il tempo stesso è una malattia?"
W. Wenders, Il cielo sopra Berlino

Il focus tematico si è concentrato sul lento/veloce e sul passato/presente attivando alcune domande generative: è cambiata l’idea di tempo, di spazio e di vita nell’arte, nella letteratura e nella storia? Il tempo che scorre in un certo modo influenza l’idea di spazio, fino a modificarlo? In che direzione? Come uomini donne e bambini hanno vissuto e vivono tempi diversi, ieri e oggi? I ragazzi e le ragazze hanno la stessa idea di tempo rispetto agli adulti? La lentezza è meglio della velocità. E se no perché? Le nuove tecnologie hanno influenzato l’idea di tempo e la sua realizzazione? Cosa significa oggi “non c’è tempo da perdere”? Ai ragazzi e alle ragazze d’oggi piace la velocità? In che cosa questa si misura? La
velocità ha cambiato il modo di pensare? E se volessimo ritornare alla lentezza? La classe 5B coinvolta in attività/lezioni con esperti di grafica, poesia, letteratura e docenti di arte e immagine in un percorso di rete tra le due Scuole Medie del territorio pianura/Bagnolo e di montagna/Busana è stata invitata a produrre materiale in un libero catalogo di immagini e parole sui mutamenti del tempo di ieri e di oggi. La creazione di segni, disegni e manufatti prodotti in modo assolutamente libero, autobiografico e senza vincoli formali ci sembra abbia prodotto fresche intuizioni che aprono alla contemporaneità e possono essere un utile strumento culturale capace di cogliere prospettive nuove e inattese per il futuro.










































 
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