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Francesca Artoni, Maddalena Barletta, Milena Buzzoni, Antonella De Nisco, Nicla Ferrari, mostra collettiva a cura di Matilde Teggi, dal 23 ottobre al 7 novembre 2021, Gommapane Spazio ARTE, Associazione culturale Gommapane Lab, Comune di Cavriago, Multiplo Cavriago, Cavriago, RE

Cavriago (RE), 23 ottobre - 7 novembre 2021
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Poetiche di usi e riusi
A cura di Matilde Teggi
Gommapane Spazio Arte


Sabato 23 ottobre, alle ore 16.30, presso Gommapane Spazio Arte, si terrà l'inaugurazione della mostra collettiva (ri)Generate. Poetiche di usi e riusi.
Promossa dall'associazione culturale Gommapane Lab, con il patrocinio del Comune di Cavriago e di Multiplo Cavriago, l'esposizione, curata da Matilde Teggi, presenta opere di Francesca Artoni, Maddalena Barletta, Milena Buzzoni, Antonella De Nisco e Nicla Ferrari. Questa esposizione - dice la curatrice - presenta cinque artiste che, per la prima volta, condividono una stanza tutta per loro offrendoci uno sguardo Rigenerato, dopo un periodo di chiusure, restrizioni e riflessioni dolorose e doverose.
Partendo da un concetto di rigenerazione che è molto presente nel dibattito architettonico, urbanistico, sociale, le artiste presenti in mostra fanno emergere la necessità di ragionare sul tema del recupero e della trasformazione attraverso un fare anche artistico.
La memoria diventa il filo conduttore del loro operato, una memoria che è familiare, personale, storica e che si rivela con grande potenza emotiva anche attraverso i materiali impiegati. Le artiste sembrano ripercorrere i propri archivi di vita o quelli di altre persone e ci riportano a riflettere sul concetto di archivio come «pacchetto di storie personali»?, come deposito di memoria, ma di una memoria su cui è possibile intervenire, in cui l'atto di ricordare diviene etico. Archivio come luogo aperto, creativo, «luogo di attivazione del presente attraverso la memoria».

Antonella De Nisco presenta Pietr&fiori, una serie di libri-oggetto nata nel periodo di chiusura forzata dovuta all'emergenza sanitaria, tra marzo e maggio 2020. Se l'intreccio è la prima scoperta di questa artista ed è anche il medium che sta alla base di tutto il suo processo creativo, in questi libri da osservare con cura si mescolano frammenti preziosi di tessuti stampati, conservati dall'artista negli anni e accuratamente collocati e cuciti su fogli di carta vegetale, insieme ad elementi naturali. Piccoli rammendi di paesaggi che appaiono delicati e leggeri ma che inaspettatamente rivelano visioni ingombranti. La pratica tessile è ancora una volta una forma di indagine e cura per il paesaggio, "primo", "secondo" o Terzo che sia.
Francesca Artoni partecipa con Fotosintesi, una raccolta di riproduzioni digitali di immagini d'archivio contaminate da clorofilla diluita e elementi naturali. Le fotografie che l'artista ha collezionato rappresentano momenti posati o immortalati casualmente di "perfetti sconosciuti", come scrive lei stessa. Tracce di storie vissute, deteriorate e che vengono restaurate minuziosamente e restituite al presente, attraverso un intervento temporaneo che le espone a un ciclo di rinascita e ri-deterioramento.
Maddalena Barletta espone Oltre la memoria, una serie di negativi degli anni '30 che ritraggono le donne della sua famiglia. Una grande lastra stampata su plexiglass e montata su base materica riproduce l'immagine di una giovanissima madre dell'artista, insieme ad altre lastre più piccole che ritraggono zie, nonne, sorelle. Rielaborate a partire dagli anni '80 attraverso sovrapposizioni di carte velate e viraggi in seppia ottenuti con acidi scaduti, questi frammenti di vita restituiscono uno sguardo intimo e misterioso, che l'osservatore riesce a condividere.
Milena Buzzoni presenta Leggere per crescere e altre opere scultoree che ripropongono il tema del libro-oggetto. Libri che sembrano consumati, logorati ma che conservano una solidità e una durezza, divenendo simboli delle nostre radici di esseri umani. La materia è traccia, scarto, residuo che l'artista recupera, resuscita e a cui ridà una forma tramite un gesto estetico che fa riemergere l'importanza della memoria, naturale e artificiale. In queste opere il piombo, materiale adatto alla conservazione, sembra preservare, custodire allegoricamente la nostra storia.
Nicla Ferrari recupera nel suo personale archivio opere dalla serie Diario Intimo, libro d'artista che raccoglie i suoi lavori tra il 2011 e il 2013. Il lenzuolo di famiglia, come un'epifania, diventa medium, supporto e strumento di riflessione e di azione. Questo oggetto si fa tramite per ricongiungere le generazioni, per agire sul passato nel presente. La pittura diventa altro, un gesto necessario che serve a rammentare, ricordare, non più solo con la mente ma soprattutto con le mani. I frammenti pittorici che troviamo a fianco del grande lenzuolo mai esposto prima ci ricordano, infatti, che le mani (dell'artista) pensano.

La mostra visitabile anche nei seguenti giorni e orari:
domenica 24 ottobre, ore 16-18.30
sabato 30 ottobre, ore 16-18.30
domenica 31 ottobre, ore 16-18.30
sabato 6 novembre, ore 16-18.30
domenica 7 novembre, ore 16-18.30
e su appuntamento

Gommapane Spazio Arte<-strong>
Via Paterlini 23/B, Cavriago (RE)
Sarà richiesta la presentazione del Green Pass e l'uso di dispositivi di protezione individuale.

Gommapane Lab<-strong> è un'associazione culturale fondata nel 2018 da Nicla Ferrari e Gaia Bertani ed è dedicata ai laboratori creativi, alle attività che favoriscono l'apprendimento e il benessere della persona, alle mostre d'arte contemporanea, alle pubblicazioni e tanto altro. Collabora con diverse realtà nella provincia di Reggio Emilia curando esposizioni e laboratori.





























 
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