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BIMbamBù/LAAI
formazione/installazioni collettive a cura di A. De Nisco/G. Teggi, gennaio-maggio 2016, Nidi d’Infanzia Comunali, Terre dei Gonzaga, Mantova

Oggetti da manutenzione poetica dalla forma poligonale, periscopi da giardino realizzati con il bambù e materiali naturali da intreccio per le/i bambine/i dei nidi.
20 grossi giocattoli-sorpresa depositati sul prato, appesi agli alberi, ancorati al terreno con piante rampicanti oppure conservati all’interno durante l’inverno. Il laboratorio itinerante è un’esperienza di progettazione partecipata, di educazione all’ambiente, alla sostenibilità e al paesaggio che si attua attraverso la formazione del personale insegnante, con laboratori e installazioni nel parco-giardino dei Nidi d’Infanzia.

Il bambù che si piega è più forte
della quercia che resiste.
(Proverbio giapponese)

Le strutture che danno forma a BIMbamBù prendono origine da un assemblaggio di aste in Bambù secondo lo schema geometrico del tetraedro irregolare. Le installazioni realizzate nei cortili scolastici dei nidi d’infanzia del basso mantovano sono tutte formate da due assemblaggi-base di diciotto aste accostati fra loro e, idealmente, ampliabili a piacere.
La lunghezza delle singole aste è casuale e non risponde a dimensioni geometriche predeterminate se non quelle derivanti dal “filo d’erba”
raccolto nella bambuserie.
I fili di Bambusa, 9 per ogni modulo, sono assemblati con l’impiego di ordinarie fascette in resina di uso corrente, le strutture assemblate si offrono per le tessiture vegetali a realizzare installazioni mutevoli nel tempo che possono Le strutture che danno forma a BIMbamBù prendono origine da un assemblaggio di aste in Bambù secondo lo schema geometrico del tetraedro irregolare. Le installazioni realizzate nei cortili scolastici dei nidi d’infanzia del basso mantovano sono tutte formate da due assemblaggi-base di diciotto aste accostati fra loro e, idealmente, ampliabili a piacere.
La lunghezza delle singole aste è casuale e non risponde a dimensioni geometriche predeterminate se non quelle derivanti dal “filo d’erba”
raccolto nella bambuserie.
I fili di Bambusa, 9 per ogni modulo, sono assemblati con l’impiego di ordinarie fascette in resina di uso corrente, le strutture assemblate si offrono per le tessiture vegetali a realizzare installazioni mutevoli nel tempo che possono subire destini diversi: restare in un angolo del cortile come esperienze laboratoriali concluse; trasformarsi in canovacci estetico-poetici con cui invadere i luoghi della nostra quotidianità divenendo testimonianze di gesti e attenzioni, trame di intrecci e parole, oggetti da meditazione per una geografia in divenire della prossimità.











 
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